La lucida (e divertente) analisi di Filippo Facci:
Ora però è difficilissimo che Grillo non si dia una regolata e una forma. I suoi eletti sono dilettanti allo sbaraglio in perenne subbuglio da assemblea studentesca, protagonisti di un movimento che non è neppure un movimento: è un magma, una colata che ha terrore di solidificarsi. Non è un partito carismatico: i partiti, o movimenti, hanno idee, strutture, gerarchie minime, un’organizzazione del consenso. Qui abbiamo un capo di Stato maggiore (col suo improbabile e riccioluto consigliere) e sotto, infinitamente sotto, una truppa proletaria con la quale lui non parla neanche, e che, in assenza di cultura politica, formicola eccitata come scolari che hanno occupato la scuola.