Gli è cresciuta la barba, nel frattempo

Il ricordo più deprimente della mia attività di Sindaco  è certamente quello delle riunioni di maggioranza. Immaginate una ventina di persone, rappresentanti di una decina di liste e movimenti, che nella migliore delle ipotesi, quando sono d’accordo, devono per forza ripetere tutti quanti la stessa cosa per ore, e nella peggiore si accapigliano all’infinito – spesso sul nulla.

In una di queste riunioni, indetta a proposito di chissà cosa, tutti i presenti cominciarono a lamentarsi di quanto poco si potesse fare con le misere risorse del bilancio comunale ( vorrei vederli adesso, tutti quei soldi!), e in breve la riunione si tramutò in una litania senza fine di lamentele e invettive contro la mala sorte, il governo, le leggi finanziarie, i buchi neri e le supernova.

In un attimo di silenzio,  qualcuno sbottò: “ma se non si possono fare le cose per le quali ci vogliono i soldi, potremmo almeno fare le cose gratis: che cosa ci impedisce di approvare un Registro per le Unioni Civili???”. A parlare era stato l’ottimo Tonino Stani, allora segretario di Rifondazione Comunista buonanima, e il tono era quello di chi si è veramente rotto le palle a parlare di niente.

Si fece silenzio, lo guardammo tutti quanti, sorpresi – quasi nessuno di noi aveva capito di cosa stesse parlando.

Dopo un attimo,  ritornammo tutti convinti a parlare del nulla, e il buon Tonino abbandonò la riunione – e pure la maggioranza.

Ecco, a distanza di anni vorrei scusarmi con lui di non aver dato la giusta importanza alle sue parole, ma vorrei anche dirgli che oggi il Consiglio Comunale ha approvato il Registro delle Unioni Civili.

Grazie a tutti, e anche un po’ a Tonino.

 

 

 

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