Una domenica salutare

Non voglio parlare della movimentata seconda giornata del campionato invernale di vela classe j24, ma di quanto questo influisca sulla mia sana alimentazione. Di seguito, un elenco di quello che ho ingurgitato nella giornata di ieri:

ore 7:30 yogurt ai cereali – e qui terminano le cose salutari, quindi:

7:35 toast con speck e formaggio

7:50 cappuccio e sfoglia alla crema

12:00  mezzo cornetto vuoto

13:00 cornetto alla crema chantilly,o come diamine si scrive

13:10 cornetto alla nutella

14:30 pasta al forno fredda fatta di materiali sconosciuti, presumibilmente inerti da cava

18:00 pasta con piselli funghi e carne al ragù, buonissima!

18:10 patate arrosto e funghi ripieni (buonissimi)

18:15 caffè

sarebbe tutto qui, se due superstiti della mattanza velica non avessero pensato bene di venire a Sava a mangiare qualcosa, per cui devo aggiungere:

21:10 crocchette e patatine fritte con maionese

21:20 pizza napoletana, di nome e di fatto

23:00 burp

24:00 burp

01:00 burp, ad libitum

p.s. non ho elencato le bevande per carità di patria

Grazie, altrettanto

Nel deserto delle strade di Sava alle otto della sera di Natale, gira il camion pubblicitario di un noto supermercato savese con su la scritta “Il sindaco Maggi e l’amministrazione comunale augurano Buon Natale ai cittadini di Sava”

Geniale.

Il mio solito posto per i prossimi mesi

Il sito della Volvo Ocean Race, con le posizioni delle barche in tempo reale, tracking animato delle rotte, velocità istantanea, distanze in miglia dal traguardo, insomma una figata meravigliosa.

Per la cronaca, Torben Grael al timone di Ericsson4, così come la barca “cugina” Ericsson3, ha già 35miglia di vantaggio sulle barche più vicine dopo la prima notte di regata.

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Si ricomincia

Domani evado dalla farmacia!

Poco vento e tanta pioggia, non proprio il massimo, ma chissene!

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Brindisi Corfù 2008, le classifiche

Pubblicate sul sito ufficiale.

Nella categoria holyday cup, cioè la nostra, solo due imbarcazioni qualificate. DUE!!!

Bastava arrivare per essere sul podio 😉 Per la cronaca eravamo su Dulcinea.

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Dieci cose da sapere sulla Brindisi-Corfù

  1. Dieci bottiglie di liquori vari forse sono troppe.
  2. Una sola busta delle frise di Epifani, invece, non basta.
  3. Il cerotto anti-chinetosi a base di scopolamina è una figata. (Non fatevi trarre in inganno dal nome della sostanza, il sesso non c’entra nulla).
  4. E’ bene che nell’equipaggio ci sia almeno una donna. Non perché questo assicuri del sesso facile, tutt’altro, ma perché non permette ad una conversazione tra soli uomini di raggiungere gli abissi che altrimenti toccherebbe lungo 32 ore di navigazione. E se pensate che si parli solo di sesso, avete ragione. Forse riuscirete ad evitare pure la gara di rutti.
  5. Bella, a mio parere, ci fa molto più di quanto non sia. Insomma, se vi bacia in bocca come entrate nel suo locale, non è che voi siate improvvisamente diventati i più fighi del bigoncio, e nemmeno avete a che fare con una dea del sesso. It’s only business.
  6. Appena arrivati a Corfù inizia la caccia al noleggio dello scooter. Se volete essere ancora più gggiovani potete noleggiare addirittura un quad. Se invece siete furbi noleggiate una macchina in tre o quattro, così risparmiate, viaggiate molto più sicuri, siete al riparo dalla pioggia, e potete andare molto più lontano. E per farlo non dovete nemmeno uscire dal marina.
  7. lo zarzichi (o come diavolo si scrive) non è niente male.
  8. Non conviene ammazzarsi per partire fra i primissimi, altrimenti si rischia dopo 22 ore di navigazione di scoprire di essere stati squalificati per essere stati fuori di un metro e mezzo dalla linea di partenza. Il che è seccante assai, specie se vi siete classificati secondi overall (e pure primi di categoria)
  9. Non conviene partire per ultimissimi, tipo carabinieri sulle piste di sci, perché si perde un sacco di tempo. Il che è seccante assai, specie se siete fuori dal tempo massimo per solo mezz’ora.
  10. Se in regata volete fare una bella figura, conviene gareggiare su una barca che non abbia una randa cucita con le mutande smollate del nonno, senza l’elastico. E poi avvolta nell’albero perché nessuno se ne accorga.

Avviso ai naviganti /2

Anche stavolta, le foto della regata sono al solito posto .

Disclaimer: non ho fatto alcuna selezione, ci sono quelle venute bene (poche) e tutte le altre.

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Una regata in poche parole

“Una fatica maledetta, un piacere passeggero, una posizione ridicola” (Philip Stanhope, a proposito del sesso)

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