A 6 chilometri da qui

Blitz dell’antimafia a Manduria.

Pregiudicati, presunti affiliati alla Sacra corona unita, imprenditori ma anche insospettabili professionisti e politici dietro l’operazione della Direzione distrettuale antimafia che ieri ha condotto in carcere sedici persone, due ai domiciliari e 14 indagati a piede libero. I destinatari dei provvedimenti sono quasi tutti di Manduria dove le istituzioni, secondo quanto si legge nelle trecento pagine dell’ordinanza del gip Antonia Martalò, hanno avuto un ruolo determinante nell’offrire alla malavita il controllo di interi apparati dell’economia locale. Si parla di contratti manipolati per gestire la cosa pubblica come i parcheggi a pagamento oppure la Fiera Pessima (l’annuale campionaria dove girano centinaia di milioni di euro). Si parla anche di posti di lavoro quale fabbrica di voti da assegnare ai candidati di riferimento  e di lauti guadagni per la malavita organizzata.

Si parla, tra l’atro, dell’assegnazione dell’appalto dei parcheggi pubblici a pagamento a favore della stessa azienda che li gestisce a Sava. Va detto che a Sava l’assegnazione è stata in pratica decisa dal TAR, visto che all’origine era stata dichiarata vincitrice un’altra azienda, che il tribunale ha successivamente stabilito non avere i requisiti necessari.

Detto ciò, non riesco a decidere se sia meglio o peggio, francamente.

Occhio!

Non fatevi infinocchiare dalla ricciolona

Un’abilissima truffatrice si aggira per i negozi di Manduria pagando la merce con assegni a vuoto. La segnalazione arriva da uno dei commercianti del centro che è riuscito a smascherare il raggiro ma altri esercenti sarebbero invece già caduti nella rete. La donna vestita elegantemente dalla carnagione scura e i capelli ricci neri, si presenta alla cassa con fare molto signorile chiedendo subito se dovendo fare degli acquisti può pagare con assegno personale avendo perso la carta di credito.  Dice di provenire da Torino (l’accento sarebbe di quella provincia) dove è normale tale forma di pagamento.  Con questa tecnica alcuni esercenti sarebbero già caduti nel tranello fidandosi anche del fatto che l’avvenente cliente presenta i propri documenti

 

So’ gnuri!

L’articolato pensiero del francavillese medio sulla tendopoli.

La mia terra spiegata in 15 minuti

Il solito, fenomenale Zoro. Più tardi aggiungo un commento del francavillese medio, e la storia è spiegata per i posteri.

La risposta

Update: il sindaco di Manduria, Tommasino,  si è dimesso. E pure Mantovano.

 

Il sindaco Tommasino risponde alle critiche sul suo operato sulla questione del campo profughi di Manduria/Oria.

Il tono è quello di uno offeso dalle critiche, e che anzi giustifica il suo operato confermando di non aver saputo niente se non a cose fatte (e fin qui ha sacrosanta ragione), e poi rivendicando di aver da subito chiesto al ministro Maroni di smantellare l’insediamento.

Breve digressione: questa mattina mi sono recato in comune per un certificato;  come sempre il tragitto dal n.4 al n.49 di piazza san giovanni ha richiesto almeno un quarto d’ora, fra chiacchiere e saluti vari. In pochi minuti mi è stato raccontato:

– che il dott. XXXX (di Sava) ha trovato ieri pomeriggio la sua casa al mare aperta e piena di tunisini scappati dal centro

– che un orietano ha trovato la sua casa svaligiata di soldi e vestiti (!)

– che non è possibile avvicinarsi al campo perché viene impedita anche la carità e la beneficenza per non danneggiare le aziende coinvolte nell’appalto

– che la fornitura di acqua viene pagata 4€ la cassetta da 6 bottiglie

– che un orietano che vive vicino alla stazione ha visto dieci tunisini nel suo giardino e siccome ha la moglie bona (testuale) ha temuto per la sua incolumità (sua di lei, credo)

Questo per dire solo di quello che mi ricordo, e senza citare i commenti alle foto del campo su feisbuc, roba da far accapponare la pelle.

Ora mi dico:  i ministri gridano “fuori dalle balle”, i presidenti di regione e provincia e i sindaci interessati chiedono lo smantellamento immediato del campo, non sorprende poi che cittadini abbiano reazioni del tutto incontrollabili. Ancora una volta, la classe politica italiana nel suo complesso, dal suo livello più alto fino a quello a noi più vicino,  si sta mostrando del tutto inadeguata.

Il risultato è questo, al momento.

Sale la tensione, tre tunisini presi a bastonate a Manduria


Tomasi(no) di Lampedusa

Le preoccupazioni del sindaco Tommasino a proposito della tendopoli utilizzata come CPT fra Oria e Manduria:

Se si diffonde l’immagine di un territorio invaso da extracomunitari allo sbando, che ne sarà delle nostre ambizioni di sviluppo turistico?

[…]

C’è molta preoccupazione. Intendiamoci, i miei concittadini sono persone naturalmente accoglienti e solidali. Ma siamo davanti a un’emergenza nazionale, rispetto alla quale il governo italiano chiede aiuto all’Europa. Come dovrebbe sentirsi Manduria, 32mila abitanti e 18 chilometri di costa bellissima?

Per cominciare, si potrebbe evitare di considerarlo un problema “turistico”, altrimenti, con la stessa logica, arriveremo ad augurarci tragedie come quelle di Avetrana. Ma se proprio questo è l’unico punto di vista che ci interessa, allora facciamo così: invece di lamentarci di quanto siamo sfortunati ad avere tutte ‘ste  disgrazie (della serie: “un depuratore, un dissalatore, mo’ sti negri”) potremmo cominciare a  considerarla, almeno questa,  come un’opportunità.

Se proprio non siamo in grado di essere un territorio solidale e accogliente per senso di umanità e di appartenenza, facciamo almeno finta di essere migliori di quello che siamo e comportiamoci meglio di come vorremmo. Non per perbenismo, sindaco, né per un senso ipocrita di politicamente corretto: facciamolo per interesse.

Daremmo un’immagine così positiva di Manduria che i turisti arriverebbero anche per quello.

Guerra fra poveri

Gli unici che vincono sempre sono gli avvocati:  dopo la valutazione d’impatto ambientale positiva espressa dalla Regione Puglia sul depuratore consortile di Sava e Manduria, Manduria e Avetrana già annunciano il ricorso al TAR.

(Manduriaoggi, che siccome non permette il copia e incolla non viene più linkato su questo blog, e amen)

A che punto siamo col depuratore

La settimana scorsa si è tenuta la conferenza dei servizi necessaria alla realizzazione del depuratore consortile per Sava e Manduria.

Si tratta  di una riunione in cui tutti gli enti interessati a vario titolo al progetto  esprimono la loro opinione, diciamo così. La mancata assunzione di tutti i pareri era stato infatti il motivo che aveva portato il TAR a bloccare la messa in gara del depuratore a causa dei ricorsi dei comunni di Manduria e Avetrana.

La riunione si è quindi tenuta per superare il blocco del procedimento operato dal tribunale amministrativo e permettere  l’avvio delle procedure della gara d’appalto per la realizzazione dell’opera.  Un atto formale, in pratica, in cui i pareri espressi dai vari comuni non sono in realtà vincolanti per la regione puglia, che è l’ente appaltante.

L’importanza della riunione non era quindi nelle opinioni espresse, ma nel fatto che tutti avessero finalmente potuto esprimerla, l’opinione. Detto ciò, quindi, questo articolo potrebbe benissimo essere classificato nella sezione “fuffa”.

Però.

Il sindaco di Manduria può anche venire a raccontare le favole, tipo “siamo a favore dell’utilizzo del depuratore attuale”, cosa palesemente impossibile visto che non c’è alcuna ipotesi possibile di recapito finale delle acque depurate, ma dal sindaco di Sava mi aspetto una posizione unica e chiara, molto semplice: “ci sono i soldi, c’è il progetto, vogliamo il depuratore consortile nel più breve tempo possibile” – e amen.

E non:  “siamo d’accordo con la proposta del sindaco di Manduria” (sic)

Mistero della fede

Capisco pure che la devozione possa portare molti fedeli a raggiungere a piedi San Cosimo alla macchia in una lunga notte di pellegrinaggio, ma per quale stracazzo di motivo devono camminare sulla statale invece di prendere la strada vecchia per Manduria?

Quasi sempre senza giubbetto catarifrangente, con solo una torcia trovata nell’uovo di pasqua che non li vedi fino a quando non sei a 30 metri…

E meno male che non c’è nebbia, non infrequente con i primi caldi primaverili.