links for 2011-07-29

Chapeau!

E’ vero che a Sava tutto è permesso, quindi non c’è da stupirsi che si chiuda un pezzo di una strada importante per una manifestazione organizzata da privati, tra l’altro è già successo – e a Sava, si sa, c’è la logica del precedente: tutto quello che è già successo ha l’automatico diritto di accadere di nuovo.

Ma i vigili urbani un cartello con su scritto “FRANCAVILLA” con la freccia a sinistra al monumento potevano pure metterlo, no?

 

Quasi dimenticavo /2

Ma dove sono tutti quegli scienziati che qualche mese fa sentenziavano che quest’estate sarebbe stata uno schifo, che avremmo avuto cattivo tempo, che dopo un inverno così l’estate è sempre blablablabla…??

Tirateli fuori, adesso.

 

 

La crisi finanziaria spiegata in poche parole

“Ciarlatani. Ciarlatani e cialtroni  sono, tutti quanti.”

Se poi uno volesse qualche spiegazione in più, può leggere tutto il resto dell’articolo, di cui la frase qui sopra è l’efficace chiosa. Di seguito, un’altra parte molto significativa – ma vale la pena leggerlo tutto, l’articolo.

Ben più grave è invece a questo proposito l’articolo sul Corriere di Alberto Quadrio Curzio che, con tono ingiustificatamente professorale, suggerisce (senza nemmeno il coraggio di dire esplicitamente) che le società di rating stiano sobillando l’attacco di questi giorni ai titoli di debito pubblico italiano, nonostante la ”rigorosa manovra” del governo. Siamo stanchi di ripeterlo ma non è così. Non sono le società di rating, non sono gli speculatori cattivi, non sono nemmeno i pirati della Malesia. Il paese ha un enorme debito, ha un deficit pesante, e ha una classe dirigente che in queste settimane ha dimostrato, più di quanto non avesse già fatto, di essere completamente inadeguata rispetto ai compiti che ha di fronte – con una manovra che procrastina i tagli necessari al 2013 e al 2014  e con un atteggiamento di totale irresponsabilità (per non parlare delle vertenze aperte di corruzione rampante  – morale e finanziaria). È così difficile da comprendere che in questa situazione chi presta soldi al Tesoro lo fa sempre meno facilmente, cioè richiede tassi più elevati? Come vi sentireste se incontraste un imprenditore, a cui avete prestato denaro, ubriaco in un bar a fare a cazzotti col suo socio?

links for 2011-07-08

  • Il fair play finanziario è la più alta espressione di ipocrisia e demagogia dell’intera storia dello sport, e probabilmente, a conoscerla bene, anche della storia dell’umanità
    […]
    Mi chiedo quale sia il problema, e il riflesso negativo sulla società reale, se in quel mondo a parte fatto di miliardari e del tutto staccato da questo in cui viviamo la nostra vita concreta, un Moratti o un Berlusconi o un Al Mansour o un Florentino Perez si vendono e comprano fra loro un Ibrahimovic per 80 milioni, un Cristiano Ronaldo per 90 e un Messi per 150 e poi gli danno 12, 24 o 36 milioni di stipendio all’anno? A noi non levano assolutamente nulla e i soldi che li si costringe a risparmiare non li riversano certo nel nostro mondo, e neanche li danno in beneficenza.  C’è della gente che spende i propri soldi per divertirsi e per farci divertire e noi che facciamo? Gli diciamo di tenerseli in tasca e che spendano solo i nostri…

links for 2011-07-07

  • Facebook provides each user with a unique email that they can use to update their Facebook with. This way you can email a status update, picture, etc. without needing to access the site or the app, plus it works with any email address.
  • Forse non tutti sanno, però, che l’utilizzo anche in chiamata vocale di una radio VHF DSC comporta il possesso di un certificato SRC (Short Range Certificate) oppure LRC (Long Range Certificate)  che viene rilasciato dal Ministero per lo sviluppo economico (ex Ministero delle Telecomunicazioni) dopo il superamento di un esame.
    Non basta più, dunque, il “certificato limitato di radiotelefonista” per l’uso legittimo di una radio DSC. Ciò è  pienamente giustificato dal fatto che una chiamata DSC di allarme (si lancia automaticamente premendo il tasto rosso “Distress” ) attiva in modo automatico una catena di azioni di soccorso estremamente complessa e dispendiosa.
  • ci sono cose e aspetti della vita che vediamo a vent’anni, poi non li vediamo più. Ma non è perché impariamo a vedere meglio, niente affatto. Forse è solo che cambiamo posizione e prospettiva, tutto qui. Guardiamo alla vita da un punto diverso del nostro tempo e questo ci fa sembrare falso (e magari anche ingenuo) quello che vedevano dieci anni prima. Ma non è vero: non era falso e non era ingenuo. Era vita, come lo è adesso. Era la vita vista da quell’angolo particolare, che non è né meglio né peggio di quello da cui la vediamo oggi. È un altro, semplicemente. Forse si può fare lo stesso discorso per quando avevamo dieci anni, forse anche per quando ne avevamo cinque. Non cambia nulla di quello che abbiamo davanti, tutto resta comunque incomprensibile: cambiamo noi, cambiamo occhi e posizione, e questo ci dà l’illusione di vedere meglio, di vedere di più. Ma non è vero, non si può vedere di più

La mia vita in un secondo

Ieri ho notato in edicola un libricino intitolato “Sindaci di Sava”. Sono andato all’ultima pagina, ed effettivamente al terzultimo rigo c’è il mio nome, giusto prima di Daniela Buccoliero, e di Aldo Maggi.

Solo che è scritto sbagliato.

Ovviamente, “Augusto”.

Il vento non è cambiato per niente

(Meglio ancora, per continuare il paragone marinaresco: il vento è girato in poppa, e noi stiamo ancora con le vele cazzatissime)

Dopo le vittorie alle amministrative e ai referendum si poteva pensare che il PD facesse tesoro di quei successi in modo meno cialtronesco, manifesti a parte:  l’occasione era ghiotta per poter dimostrare di essere un’alternativa seria a questo governo di ……………………………. (mettete voi il termine, io li ho finiti).

E invece: la contorsionistica presa di posizione sulla tav (si, però, forse), la colossale figura di cacca incassata ieri con l’astensione sulla proposta dellIdV sull’abolizione delle province, la dilettantesca gestione della posizione del partito sulla legge elettorale (siamo ancora a D’Alema contro Veltroni) fanno pensare che abbia ragione ancora una volta il tanto criticato Matteo Renzi.

Rottamiamoli, anche senza incentivi.

Solo Civati prova a metterci un po’ di buon senso.

 lo schema è quello di sempre: un centrosinistra diviso, che si scambia accuse. Alcuni passano per burocrati conservatori, altri per qualunquisti inclini alla demagogia. La ragione, ovviamente, sta nel mezzo, a mio modo di vedere: ci vorrebbe più chiarezza, da parte del Pd, e più responsabilità, da parte dell’Idv (così, in un colpo solo, mi sono inimicato tutti i dirigenti, ma sono certo che molti elettori, quasi tutti, la pensano come me). Le province le vogliamo superare? Non possiamo presentare un testo condiviso, accidenti? Dobbiamo farci dare le pagelle dai quei rivoluzionari del Terzo Polo? E, pensando al futuro e alla nostra politica, vogliamo romperlo, questo schema? Vogliamo far vedere qualcosa di diverso? Vogliamo stabilire che i tre principali partiti di governo del centrosinistra si presentino in Parlamento e di fronte agli italiani con una proposta condivisa e non più con-divisi (perché stanno insieme, ma sempre fino ad un certo punto) come sono ora?

links for 2011-07-05

  • In Portogallo la legge sulla depenalizzazione del consumo di droga sta iniziando a dare i primi risultati. Secondo un recente studio, da quando è entrata in vigore dieci anni fa, il consumo di droghe pesanti si è dimezzato rispetto all’inizio degli anni Novanta: