Pd-eide

Sono state formalizzate  le dimissioni dell’attuale coordinatore, Pietro Chianura, al direttivo di sezione.

Erano presenti meno della metà dei membri del comitato, anche se c’è da considerare che un buon 40% non ha mai partecipato alle riunioni, visto che si tratta principalmente di persone cooptate per soddisfare le “quote rosa” previste dallo statuto. (E qui si potrebbe aprire un discorso interessante sull’utilità delle stesse, tra l’altro proprio alla vigilia della discussione in consiglio comunale della proposta della preside De Carlo di istituire le quote rosa in seno alla giunta comunale)

Ci si riaggiornerà la prossima settimana.

 

Proprio di Francaidda sìti!

Visto che ultimamente mi occupo più di Francavilla Fontana che di Sava, vi segnalo che l’effervescente consigliere comunale Benedetto Proto, promotore dell’istituzione delle ronde (“quelli che girano la notte per sgama’ ‘li delinguenti“) ha rassegnato le dimissioni dopo aver ingiustamente accusato un immigrato di averlo minacciato con un coltello.

il giovane immigrato è stato assolto con formula piena dal giudice del tribunale di Brindisi Stefania De Angelis, e ha ricevuto in aula le scuse del pubblico ministero Giuseppe De Nozza che, dopo aver chiesto il proscioglimento, gli ha rivolto pubbliche scuse a nome di tutta la comunità. Parole durissime invece, sono state rivolte dal sostituto procuratore nei confronti del consigliere pidiellino: “E’ una vicenda deprecabile, un inaccettabile rigurgito razziale”. Lo stesso pm ha chiesto la trasmissione degli atti processuali alla procura, aprendo un fascicolo a carico del consigliere per falsa testimonianza di fronte all’autorità giudiziaria.

(Piovono rane)

Il catenaccio non paga

…Se non sei l’inter.

Scajola avrebbe fatto meglio a tagliar corto, ammettere di aver pagato in nero parte del costo dell’appartamento,  dimettersi e sparire fino al berlusconi-quater, piuttosto che raccontare storie assurde che all’evidenza del dolo aggiungono la pena del ridicolo.

«Un ministro non può sospettare di abitare in un’abitazione in parte pagata da altri». È questa la «motivazione più forte» che ha indotto il ministro dello Sviluppo Claudio Scajola a fare un passo indietro. «Sono convinto – ha aggiunto durante una conferenza stampa al Ministero – di essere estraneo alla vicenda e la mia estraneità sarà dimostrata. Ma è altrettanto certo che, siccome considero la politica un’arte nobile, con la ‘P’ maiuscola, per esercitarla bisogna avere le carte in regole e non avere sospetti. «Ma se dovessi acclarare che la mia abitazione fosse stata in parte pagata da altri senza saperne il motivo, il tornaconto e l’interesse, i miei legali eserciteranno le azioni necessarie per l’annullamento del contratto di compravendita»

Questo o quello per me pari son

Credo che il Pd a suo tempo fece una gran cazzata a permettere ad Alberto  Tedesco di rifugiarsi in parlamento: se non poteva fare l’assessore, non doveva fare nemmeno il deputato. Giusto? Se siete d’accordo, allora dovrebbe scandalizzarvi anche che Cosentino non sia candidabile alla presidenza della Regione Campania, ma possa continuare tranquillamente a fare il sottosegretario all’Economia.

«Confermo l’inopportunità di candidare Cosentino e anche Berlusconi condivide l’idea che sia inopportuno».

E’ andata

Si è sciolto il consiglio comunale di Manduria, si sono infatti dimessi sedici dei trenta consiglieri comunali. Presto la nomina del commissario prefettizio.

Capolinea?

Durante il consiglio comunale di stamattina, il sindaco di Manduria, Francesco Massaro si è dimesso prima che venisse discusso il riequilibrio di bilancio, il punto più importante all’ordine del giorno, per il quale l’amministrazione da lui guidata non avrebbe avuto i numeri necessari alla sua approvazione.

A occhio e croce, visto che mancano solo sei mesi alla scadenza del mandato, questa sfiducia ha un po’ l’aria dello sfregio. Sicuramente tante cose mi sfuggono, ma devo dire onestamente che se a Sava avessimo mai avuto un’amministrazione capace di fare la metà delle cose fatte dall’amministrazione Massaro per Manduria, il sindaco sarebbe stato portato in giro come la Madonna pellegrina.

Naturalmente non è detto che tutto sia deciso, il sindaco ha sempre venti giorni di tempo per  trovare i numeri in consiglio comunale e ritirare le dimissioni – e io sinceramente me lo augurerei. Viste le condizioni davvero difficilissime in cui è andato avanti negli ultimi due anni, portare a termine il mandato sarebbe un grande risultato per Francesco Massaro, l’ultimo di cinque anni davvero proficui per Manduria.

In bocca al lupo.

Ormai è un circo

Il consigliere di Forza Italia, quindi di opposizione, Graziano De Mauro ha consegnato la lettera di dimissioni da consigliere comunale perché la maggioranza non gli da ascolto(!). Solo che invece di consegnarle al protocollo del comune, o al segretario comunale, le ha consegnate al suo capogruppo, Ninì De Cataldo(!!).

Un bel sorteggio, ci vuole

Non esistono soluzioni semplici per problemi complicati.

Le dimissioni di Veltroni aprono un periodo difficile e pericoloso per la sopravvivenza stessa del progetto pd. Veltroni ha fallito quando dopo la sconfitta del 13 aprile non ha continuato nel cammino di rinnovamento del partito ma si è fatto mettere sotto tutela dagli exds ed ex-dl in un coordinamento nominato col manuale cencelli in mano i quali ora, invece di dimettersi anch’essi, reggeranno beatamente il partito. I punti cardine del suo progetto sono stati rimessi in discussione al punto che si è tornati all’idea dell’ulivo, dell’anti-berlusconismo giudiziario di maniera, del partito fatto di tesserati e tutte le amenità varie che hanno contraddistinto gli ultimi 30 anni di politica ex dc ed ex pci. Ma il Pd non era nato per quello, e Veltroni mai potrebbe fare il segretario in uno scenario simile: il fatto che lui abbia segnato il passo nel cammino che ha lui stesso tracciato è la colpa che lo condanna oggi alle dimissioni.

Veltroni ha fallito, ma non solo lui: il suo è l’ultimo dei fallimenti di una generazione di ex-pci che fra tante cose buone che adesso non mi vengono in mente (a voi?) ha commesso tali e tanti disastri da meritarsi un pensionamento anticipato da parecchi anni, almeno da piazza Navona in poi, e non parlo del 28 ottobre scorso ma di molto tempo prima. Solo il clamoroso fallimento berlusconiano del quinquennio 2001-2006 ha rimesso in sella quasi per miracolo una classe politica che ormai avrebbe dovuto essere cancellata dalla storia ma che, organizzatasi militarmente unicamente per la sua perpetuazione,è ancora qui a far danno.

Veltroni ha fallito, e nella conferenza stampa di oggi forse per indole, forse per convenienza, si è assunto tutte le colpe rinunciando ad un’analisi che chiunque non faccia parte di quella ghenga non fa fatica ad esprimere con un generico qualunquista ma non per questo meno giustificato “tutti a casa”.

Il problema è che questi qui non hanno alcuna intenzione di andarsene, ma anzi, dopo un Fransceschini ad interim, di continuare il giochino con il Bersani di domani, allo stesso modo del Veltroni di ieri – tutti allineati e coperti alle posizioni di comando in cambio della propria benedizione.

Questa sarebbe così la vera fine del Pd come lo volevamo, con gli ex dl fuori dal partito insieme all’Udc nuovo alleato e un nuovo candidato premier alla Prodi,o chissà, magari ancora lui.

Speriamo almeno ci vengano risparmiati Cento, Diliberto e compagnia cantante….

Breve rassegna di commenti alle dimissioni di Veltroni

…e la solita immortale vignetta di Altan, sempre attuale nel caso del PD:

altan