La morale è in fondo

Parcheggio la macchina in piazza san giovanni. Penso di essere a posto, è domenica e il parcheggio non si paga. Lavoro tutto il giorno, e nel pomeriggio vado a prendere il caffè al bar.
Sono le 5, e la signora, gentilissima, mi avverte che mi hanno fatto una multa.
“Ma no è domenica”
“si, ma c’è la manifestazione di Ivano con i giochi di strada”
“Opporc…!”
In effetti è così, c’era un’ordinanza di divieto, e non potevo parcheggiare. Lasciamo perdere che siccome piove la manifestazione non si fa e hanno appena aperto la strada al traffico: non dovevo parcheggiare lì, pirla io a non accorgermene.

In pratica, l’ordinanza è servita solo a farmi la multa.

Torno in farmacia, e il PPP (presidio permanente del Pedro) mi sfotte: “dotto’, t’hanno fatto la mnulta aaaah!” “essì”, dico io. “E com’è: pure agli assessori fanno la multa mo’?!” …e giù grasse risate.
(Una multa può essere un ghiotto argomento di conversazione nel pigro pomeriggio della domenica)

Ma dopo la domenica arriva il lunedì, sempre di festa, e con lui Giovanni Caforio che dal palco urla e sbraita che non mi hanno fatto la multa perché sono assessore.

Morale della favola: ne sanno di più al Pedro che a Vivavoce.

Dieci piani di ruvidezza

Considerato quello che vomita su tutto e tutti sul suo “giornale”, la permalosità di zamberone fa molto ridere, devo dire.

Senso delle proporzioni, e aggettivi come se piovesse

Piazza San Giovanni come piazza Tienammen.

Niente carri armati, eh? E’ solo che Aldo Maggi ha pubblicato un’ordinanza per cui non si possono più esporre cartelli in piazza San Giovanni.

 

Serve un tetto, subito! O almeno un vocabolario

Sul nuovo numero di Vivavoce, Zamberone denuncia che il parco pubblico sia “all’addiaccio”.

 

 

 

 

Zamberone strikes again

Pur se alle porte della stagione autunnale Vivavoce perde gran parte della sua utilità, a volte ne tira fuori una buona.

Due in un anno, dopo quella sul conflitto arabo-palestinese.

Niente come Vivavoce

In questi pomeriggi di caldo asfissiante, dove non si muove foglia e la temperatura sfiora i 40°, l’unica cosa a portare sollievo è Vivavoce: sarà per il suo formato, o per la consistenza della carta piuttosto pastosa, ma per sventolarsi è proprio il massimo.

Passo all’opposizione

L’amministrazione Maggi ha deciso di denunciare anche Giovanni Caforio, dopo Lucia Iaia e Mimmo Carrieri.

Non è che parteggi per Zamberone, visto che  ho scritto più volte su questo blog come la penso sul suo giornale, ma credo che le battaglie personali non si combattano con i soldi pubblici.

Il sindaco è convinto di essere stato diffamato? Chiami il suo avvocato e presenti querela  pagandosi l’avvocato di tasca propria, semplice semplice.

5 anni ma non li dimostra

Stasera in sala amphipolis Vivavoce “festeggia” i suoi cinque anni di vita. E non è nemmeno anticipatario.

Update: per pietà, accorrete numerosi, altrimenti Giovanni non la pianta di girare col microfono!