Aggiornamenti

Il blog langue, lo so, ma se qualcuno di voi è venuto in questi giorni in farmacia, o almeno ci ha provato, avrà capito facilmente il motivo: sono un po’ incasinato.

In ogni caso, vi volevo aggiornare sullo scorso consiglio comunale: il regolamento per l’istituzione del registro per le dichiarazioni di testamento biologico è stato approvato, alleluja. Molte le defezioni della maggioranza, fra cui quelle scontate dei consiglieri del PD che a gran voce chiedono la sostituzione dell’assessore De Cataldo. Insomma, parlando chiaro: gli ex-socialisti autonomisti + Frioli (non era ex-socialista anche lui? non so…)

Senza andare nel merito, che il discorso sarebbe troppo lungo, credo che la sorte dell’assessore sia segnata: il sindaco Maggi in nome della sopravvivenza dell’amministrazione ha già sacrificato dirigenti e assessori a lui vicinissimi, la probabilità che stavolta si comporti diversamente mi paiono davvero poche.

Ma su questo ritornerò…

Vediamo quanto valgono

Oggi pomeriggio è convocato il consiglio comunale per discutere della proposta dalla minoranza di istituzione del registro comunale per le dichiarazioni di testamento biologico.

Intendiamoci: la legge attuale, approvata dal governo Berlusconi, rimane una legge fascista e liberticida, visto che uno non può disporre nemmeno del proprio corpo, ma con l’istituzione del registro comunale almeno si può evitare di andare dal notaio per la sottoscrizione delle proprie volontà sui trattamenti medici di fine vita.

Detto ciò, convocare un consiglio comunale per un solo punto è una minchiata, ma a questo punto non presentarsi sarebbe anche peggio. Manco a dirlo,  pare questa l’ipotesi più probabile.

Dai che ce la facciamo

Grazie ad una mozione dei consiglieri di minoranza, è stata formalizzata in consiglio comunale una proposta di delibera per l’istituzione del registro per le dichiarazioni di testamento biologico, esattamente come già fatto a Francavilla.

La legge attuale è uno schifo, a mio parere, ma questo è il modo migliore per cavarne fuori qualcosa di buono. Bravi!

“Ma proprio di Sava sìti!”

A Francaidda noscia, per primi in Puglia, hanno istituito il registro del testamento biologico e delle dichiarazioni anticipate sui trattamenti sanitari: in pratica, pur nei limiti della legge attuale, si evita di andare dal notaio per registrare le proprie volontà in merito ai trattamenti di fine vita.

Valga come appello a tutti i consiglieri comunali savesi, nessuno escluso: che ne direste di copiare, almeno?

Non c’è nemmeno bisogno di soldi!

Fuor di metafora

La crudeltà dell’approvazione del disegno di legge sul testamento biologico credo sia riassunta al meglio da questo post della fondazione daje, che ha meritoriamente istituito un servizio di traduzione dal politichese molto efficiente.

Per capire di cosa stiamo parlando

Una accurata analisi dei più controversi articoli del DDL Calabrò, il famoso disegno di legge sul “fine vita” attualmente in discussione in parlamento. Se poi non volete leggerlo, ve ne faccio un breve riassunto, a parole mie:

una porcata indecente.

Fammi scegliere

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Per una buona legge sul testamento biologico, aderisci anche tu!

RIP

Avevo pensato di non scrivere di Eluana, che davvero fosse il momento del silenzio e della pietà. Poi, ragionatoci un po’ credo che invece sia questo il momento giusto per parlare, se non di lei, almeno della morte, perché, come suzukimaruti, anch’io penso un po’ al funerale, al mio funerale, come ad un’occasione in cui la gente si ritrova, e mangia e beve, e magari chi era con me ripensa a quando al liceo mi scappò una scorreggia in presidenza, per dire.

E poi credo che l’esortazione al silenzio sia anche un po’ ipocrita, per chi da un lato non ha esitato a fare di Eluana una clava da brandire sul misero scenario della politica, ma anche per chi fino a ieri ha sostenuto che Eluana è morta diciassette anni fa.

Forse le cose non sono così semplici e schematiche, forse le posizioni non sono così nette come la politica suggerisce, perché la maggior parte delle persone non ha una poi le stesse certezze che sembrano avere i Gasparri della situazione. Forse perché peggio di perdere per sempre qualcuno che amiamo c’è solo il pensiero che per rimanere con noi debba soffrire le pene dell’inferno, e queste sono cose che purtroppo toccano tutti prima o poi.E così, mentre sono convinto che la politica di solito rispetti a pieno la realtà del paese, stavolta no: questa è stata una di quelle volte in cui gli italiani sono stati molto meglio di chi li rappresenta. E non mi sembra capiti molto spesso.

In questi giorni, in tanti, da Panebianco sul Corriere, all’adorabile Pulsatilla, osservano con molte ragioni che forse una legge non è necessaria come molti vogliono farci credere, in fondo la questione potrebbe essere risolta col buon senso dei medici e dei famigliari, come succede centinaia di volte ogni giorno – quante volte un medico intelligente e caritatevole suggerisce ai congiunti di un malato terminale di “portarselo a casa”? Non è questo uno dei casi dove il buon senso suggerisce una naturale soluzione a problemi altrimenti angoscianti?

Io ammetto la ragionevolezza di queste argomentazioni – sono di buon senso, infatti, ma non mi convincono. Io credo che la legge sul testamento biologico sia necessaria, e quando sarà possibile io certamente ne redigerò uno. Fino ad allora, valgano queste semplici disposizioni: per Corrado Agusto, quando un medico avrà accertato la presumibile impossibilità di ritornare ad uno stato di coscienza, staccate tutto.

Fermate le macchine, levate il sondino, e spegnete pure la luce prima di andare, grazie.

Non per paura di soffrire inutilmente, perché nel caso ho la fondata speranza di essere talmente incosciente da non potermene rendere conto, ma per sottrarre una responsabilità simile dalle spalle di persone care che non vorrei schiacciare da un simile atroce dilemma. Io stesso dovessi decidere per un congiunto, perderei la spavalda sicurezza di qualche riga fa per lo sgomento di dover prendere una decisione comunque disumana.

Tanto basta per me.

Sapete che c’è?

Che a furia di dire “ma anche”, non sappiamo più nemmeno esprimere un’opinione. Sembrava un forma inclusiva, utile a comporre esperienze diverse, ora è solo un guazzabuglio senza capo né coda, senza coraggio, senza identità.

Io scendo alla prossima, mi dispiace. Anzi no, non mi dispiace nemmeno.

Chiamato alla Camera a prendere una posizione sull’accanimento terapeutico contro Eluana Englaro, il Pd si astiene. Capito? Si astiene, non riesce a prendere uno straccio di posizione.

Forse a questo punto l’eutanasia andrebbe fatta direttamente al Pd.

(da Piovono rane)