Bacheca

Ok, oggi ho lavorato, sistemando una vagonata di cose in farmacia, in banca, al comune. Poi ho fatto bagagli, il check-in online e il pieno alla macchina. Non sono riuscito a tagliarmi i capelli però,  e nemmeno a scrivere qualcosa qui sul blog. E’ da giorni in realtà che ragiono su un post che parla della “febbre espositiva savese”, con ciò intendendo la spasmodica ricerca di misfatti da esporre alla locale caserma dei carabinieri, o alla procura della repubblica. Non sono riuscito ancora ad articolare in modo decente il mio pensiero per cui accontentatevi di questa sintesi banale: no buono.

Domani parto, e sto via un po’.

Se avete qualcosa da dire, o da segnalare, commentate pure qui.

Europeisti da sempre!

La Corte di Giustizia Europea ha dichiarato perfettamente legittima la norma di legge italiana che riserva la titolarità delle farmacia esclusivamente ai farmacisti.

Allegato n°1circ.058del20.05.09

Nelle sentenze pronunciate in data odierna la Corte rileva che l’esclusione dei soggetti non
farmacisti dalla possibilità di gestire una farmacia o di acquisire partecipazioni in società di gestione di farmacie costituisce una restrizione alla libertà di stabilimento e alla libera circolazione dei capitali.
Tale restrizione può essere nondimeno giustificata dall’obiettivo di garantire un rifornimento di
medicinali alla popolazione sicuro e di qualità.

Ministri per caso

Dalla lettera aperta inviata dal ministro Gelmini al collega Zaia a proposito del dialetto nelle scuole

I professori ad esempio devono sempre di più provenire dalla regione nella quale insegna

La polemica è distituita di qualsiasi fondamento soprattutto per chi è rivolta ad una persona che abita al confine con il Veneto

(wittgenstein)

Sfiga

I Sacramento Kings, che avevano le maggiori possibilità di acchiappare la prima scelta assoluta del draft, si devono accontentare della numero quattro, ovvero della peggiore possibile visto il loro “record”, il peggiore della lega.

Una grande famiglia

Domenica sera, giusto di fronte alla farmacia dove lavoro, è stato inaugurato il comitato elettorale della prof. Alfonso, candidata nella lista del PD alle prossime elezioni provinciali nel nostro collegio.
In attesa dell’arrivo dei “pezzi grossi”, come sempre in ritardo, nella piazzetta sostava a chiacchierare gran parte della sezione locale del Pd.
C’era la componente ex-margherita, quella di provenienza riformista, il nocciolo duro ds, quattro reduci della mia lista civica, e soprattutto gli ex-udeur capitanati dal sindaco Maggi. Mancavano solo i socialisti riformisti per il PD, che poi sono anche la componente più numerosa probabilmente, ma che in questa elezione sostengono come detto Mario Frioli e la Lista FLorido.
L’aspeto più divertente dela faccenda è però che queste componenti erano imediatamente riconoscibili nei capannelli formatisi spontaneamente sulla piazzeta: ognuno con i suoi, senza alcuna commistione con le altre componenti. Aldo parlava con Ciro, Mimino con Luovico, Mino con Carmela, and so on.
Insomma, l’impressione è che il processo d’integrazione sarà lungo e difficile, ma non si può dire che il PD non abbia dato un grosso contributo alla semplificazione del quadro politico.
(Appena Ninì De Cataldo aderisce al PD, li abbiamo tutti noi).

Sorpasso a sinistra

Gianfranco Fini, stamattina:

«Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso».

Il silenzio di Franceschini è assordante, al momento.