Blitz dell’antimafia a Manduria.
Pregiudicati, presunti affiliati alla Sacra corona unita, imprenditori ma anche insospettabili professionisti e politici dietro l’operazione della Direzione distrettuale antimafia che ieri ha condotto in carcere sedici persone, due ai domiciliari e 14 indagati a piede libero. I destinatari dei provvedimenti sono quasi tutti di Manduria dove le istituzioni, secondo quanto si legge nelle trecento pagine dell’ordinanza del gip Antonia Martalò, hanno avuto un ruolo determinante nell’offrire alla malavita il controllo di interi apparati dell’economia locale. Si parla di contratti manipolati per gestire la cosa pubblica come i parcheggi a pagamento oppure la Fiera Pessima (l’annuale campionaria dove girano centinaia di milioni di euro). Si parla anche di posti di lavoro quale fabbrica di voti da assegnare ai candidati di riferimento e di lauti guadagni per la malavita organizzata.
Si parla, tra l’atro, dell’assegnazione dell’appalto dei parcheggi pubblici a pagamento a favore della stessa azienda che li gestisce a Sava. Va detto che a Sava l’assegnazione è stata in pratica decisa dal TAR, visto che all’origine era stata dichiarata vincitrice un’altra azienda, che il tribunale ha successivamente stabilito non avere i requisiti necessari.
Detto ciò, non riesco a decidere se sia meglio o peggio, francamente.