Quale onore

(togliamo la polvere al blog)

Sull’ultimo numero di Democraticamente ho raccontato le ultime vicissitudini dell’amministrazione Maggi, eccone i passi salienti:

IoSud, che pure è stata importante sostegno in consiglio comunale per Maggi negli ultimi tre anni, ha dichiarato di non aver deciso con chi schierarsi nella prossima competizione elettorale, ma anzi di aver avviato trattative con PDL e Alleanza di Centro, attualmente all’opposizione. Da qui la presa di posizione di sinistra e Libertà, che, con le dimissioni del suo assessore Patané, sancisce la rottura col sindaco Maggi, e anzi la costituzione del tavolo della sinistra alternativa con SeL, Italia dei Valori, di nuovo ricostituitasi a Sava, e Sava in Movimento. A base di questo progetto “la discontinuità dall’attuale amministrazione”. Detto da chi ha operato in giunta per 4 anni e dieci mesi, non è niente male, come affermazione!

Le dimissioni di uno solo degli assessori di IoSud, contribuiscono poi a rendere la situazione ancora più complicata.

Da allora le cose sono evolute ulteriormente: Ciro Buccoliero è diventato assessore (auguri!), se ne è andato l’assessore Saracino, e qualche giorno fa sono stato onorato di una risposta da parte di SeL, che ha addirittura diramato un comunicato-stampa per rispondere alle mie ironie.

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Il Pd è quel partito che *tutti* pensano funzioni male solo nel proprio paese

Uno avrebbe una figlia piccola da accudire, un lavoro da portare avanti, sonno da recuperare, articoli da scrivere… e invece si ostina a parlare del pd. Comunque la novità è che stasera alle 18:30, nella sede del partito si terrà il congresso di circolo. Non è stato avvisato nessuno, o quasi, e comunque solo per telefono nelle ultimissime ore: il coordinatore Mancarelli pare non avesse nemmeno intenzione di convocarlo, e solo il rischio che questo potesse invalidare il congresso provinciale per la mancanza dei delegati del circolo di Sava lo abbia convinto a procedere all’ultimo momento.

E infatti si dice sarà un congresso farsa, buono solo per scrivere una lista di delegati provinciali e non per defnire, dopo più di un anno di fermo assoluto, la nuova dirigenza locale del partito.

Pare infine che la componente maggioritaria del partito (=Bruno D’Oria) abbia da tempo manifestato l’intenzione di non partecipare. Da qui i dietrologi di piazza già disegnano scenari avveniristici per la prossima campagna elettorale per le comunali, ma c’è sicuramente tempo per parlarne.

Intanto, sabato prossimo, in sala Amphipolis, Dario Iaia presenta il suo Patto per Sava.

Io ci sarà.

Tutto ha una spiegazione

Volete sapere perché le cose al comune di Sava non vanno bene?

Io ho la risposta: delle 9 cariche istituzionali dell’attuale amministrazione (Sindaco + 7 assessori + presidente del consiglio comunale), 4 di esse sono rappresentate da geometri.

 

In movimento (leeeeeeeeento)

Nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri, Sava in Movimento ha annunciato la sua astensione dalla votazione del bilancio di previsione 2011.

Un tremendo colpo di sedere inferto alle suole del sindaco Maggi, praticamente.

“Siamo in una situazione particolare” ricorda Decataldo e “nella penultima riunione di maggioranza, a cui siamo stati invitati, siamo stati verbalmente aggrediti da un componente della maggioranza stessa”. Decataldo ricorda che il suo movimento non è stato invitato neanche all’ultima riunione di maggioranza.

Partiti!

Con le interviste a Salvatore De Felice e Bruno D’Oria pubblicate sugli ultimi numeri di Vivavoce si apre la campagna elettorale per le comunali 2012.

Il leader del centro-sinistra savese annuncia di fatto la fine dell’esperienza Maggi, ma, partendo da questa, lancia un progetto politico nel segno della continuità (in pratica: PD SEL IoSud, UDC, SDI) pronto tuttavia ad allargarsi ad altre forze politiche (ancora?! verrebbe da chiedere)

Dall’altra parte si raccoglie invece la proposta di un Patto per Sava, così come proposta da Dario Iaia, e si lancia così la sfida per un’alternativa all’esperienza amministrativa in corso.

Manca ancora tanto tempo alle prossime elezioni, e tanta acqua passerà sotto i ponti sino ad allora, ma, tanto per essere chiari, io sto con Dario. E Salvatore. E tutti quelli che vorranno starci.

Notizie dal passato

Il Pd savese, decimato in giunta dalla sua generosità prima (due assessori sacrificati all’altare dell’accordo con IoSud), e dalla fronda interna poi (il buon Ivano De Cataldo impallinato dai “suoi” consiglieri), ha deciso di porre la questione dell’assessorato tuttora vacante, e ha indicato al sindaco per il ruolo il primo dei non eletti nella lista dei DS (!) nelle elezioni di quattro anni fa, Giuseppe Lamusta.

Auguri!

ps A leggere DS fa impressione, no?

Uno si distrae un attimo

Ieri pomeriggio ho nell’ordine appreso:

  • che la regione Puglia ha di nuovo approvato la VIA (valutazione d’impatto ambientale) per il futuro depuratore consortile di Sava e Manduria, passaggio importantissimo per la messa in gara dell’opera. Naturalmente salvo ulteriori probabilissimi ricorsi dei comuni limitrofi (Manduria e Maruggio su tutti) (Dimenticavo: grazie all’assessore Mancarelli per le pronta informazione)
  • che le opinioni espresse dal sindaco Maggi sull’ospedale sono state sconfessate da un documento firmato da tutti i componenti della maggioranza, assessori e consiglieri. Invece che rincorrersi con le dichiarazioni sui giornali, non si potrebbe avviare un dibattito pubblico sulla vicenda?
  • che due consiglieri di maggioranza hanno rivendicato la nomina di un nuovo assessore in loro quota. Uno dei due sarebbe del Pd: si porrebbe quindi il piccolo problema di capire a che titolo parli – ma non stiamo troppo a sottilizzare, via, sono ragazzi.
  • che il sindaco Maggi, di fronte alla richiesta di cui al punto precedente, pare abbia espresso un parere favorevole, e che anzi abbia rilanciato proponendo la nomina del consigliere De Carlo come assessore alle pari opportunità. Il che porrebbe anche qui un piccolo problema, ma il sindaco Maggi non èdel Pd? Vabbè, non facciamo troppo i pignoli – si sa, gli anziani…
  • che oggi c’è consiglio comunale sulla questione del depuratore, e che si sta progettando una grande manifestazione pubblica: suggerisco in tal caso di andare a farla sotto il comune di Manduria e Maruggio.

A parte questo, tuttapposto (c)

Soli contro tutti

Il piano di riordino della sanità licenziato ieri dalla Regione Puglia prevede il taglio di 41 posti letto per l’ospedale di Manduria. Già dal giorno 31 gennaio, i sindaci dell’area orientale della provincia si sono riuniti per coordinare una serie di iniziative di protesta, prima fra tutte la convocazione di un consiglio monotematico finalizzato all’approvazione di un ordine del giorno di violenta condanna nei confronti del piano sanitario.

Leggendo della notizia, qualche giorno fa, mi chiedevo quale fosse la posizione dell’amministrazione savese sulla questione.

Dell’amministrazione non so, ma la posizione del sindaco Aldo Maggi è molto chiara, ed è in un’intervista pubblicata su Taranto sera:

Il sindaco Aldo Maggi è una voce stonata nel coro di no dei suoi colleghi del versante orientale che domani sono pronti a recarsi a Bari per contestare i tagli dei posti letto (oncologia e nefrologia) previsti per il nosocomio messapico.

Sindaco, perchè chiudere il Giannuzzi?
“Così com’è non serve a nulla, perchè non garantisce le giuste cure. E’ un cronicario e tenerlo in piedi significherebbe solo salvaguardare i posti di qualche medico”.
La filosofia del piano di rientro regionale è tagliare gli sprechi. Crede che anche il Giannuzzi sia uno spreco?
“Sì, basti pensare a quanto costa un posto letto oggi. Ben 600 euro al giorno”.
Cosa suggerisce, invece?
“Ritengo che il nostro territorio abbia bisogno di eccellenza. Una qualità che al momento il Giannuzzi non credo fornisca. Meglio punti di primo intervento serio. E’ così che funziona in molte altre realtà del Nord Italia. Credo che per tutelare il diritto alla salute dei cittadini bisogna puntare sulla qualità. Meglio pochi ospedali, ma buoni”.
Che farne allora di quella struttura?
“Una casa di riposo per anziani potrebbe essere un’idea”.
m.d.b.

Credo non sfugga a nessuno la facile strumentalizzazione politica di una questione come questa: da un lato la battaglia condotta dagli altri sindaci, TUTTI di centro-destra, dall’altra la facilità di cavalcare un disagio che non è solo degli utenti, ma anche di molti operatori che rischiano di vedere ridimensionato il proprio ruolo, o addirittura trasferita la propria sede di lavoro.

Confesso che di primo acchito, forse condizionato da precedenti esperienze, sarei portato a dar ragione al sindaco Maggi; ma non è possibile liquidare la questione in quattro parole. La struttura è in buona parte fatiscente: accanto ad alcuni servizi/reparti dignitosi, altri fanno veramente rabbrividire per il servizio che offrono all’utenza; tuttavia, l’ospedale di Manduria rimane l’unica struttura facilmente raggiungibile per tanti nostri concittadini/conterranei.

Quindi?

Quindi niente, non ho un’opinione definitiva sulla questione, ma penso che un dibattito pubblico sulla questione in consiglio comunale sarebbe stato molto più utile dell’approvazione delle solite porcheriole.

 

 

Diavolo di un Aldo Maggi

Zamberone organizza la manifestazione del lampino in piazza e lui per dispetto monta le luminarie.

Senso delle proporzioni, e aggettivi come se piovesse

Piazza San Giovanni come piazza Tienammen.

Niente carri armati, eh? E’ solo che Aldo Maggi ha pubblicato un’ordinanza per cui non si possono più esporre cartelli in piazza San Giovanni.