Il dato provinciale

Avetrana: confermato De Marco (PDL)

Carosino: vince Chiloiro (SEL, IoSud, UDC)

Fragagnano: ancora incertezza, con 4 candidati fra il 20 e il 30%. Il sindaco verrà eletto da meno di un terzo degli elettori. In vantaggio Andrisano (PDL)

Ginosa: nettamente in vantaggio De Palma (PDL)

Grottaglie: si prospetta ballottaggio fra Alabrese (PD) e Ragusa (PDL)

Laterza è eletto Lopane (centrosx) col 57% dei voti

Massafra: confermato Tamburrano (PDL), con oltre il 50% dei voti

Monteparano: nin zo

Roccaforzata: Iacca (centrodx) in vantaggio su De Monte (centro sx)

S. Giorgio Ionico: a metà scrutinio, Grimaldi al 44,1%, Quaranta al 26,5%, Venneri al 20,5%, Tomaselli all’8,8%

Statte: si conferma Miccoli (centrosx)

Torricella: il centrodx si riprende il comune con De Pascale, nettamente sconfitto Peppo Turco (55% a 37%)

(via Corriere del Giorno)

Buone notizie, ogni tanto

Con delibera 54 del 24 marzo 2011, la Giunta Regionale ha approvato il completamento del tratto della Bradanico-Salentina da Manduria alla congiunzione con la Taranto-Grottaglie.

(Non trovo il testo della delibera, se non citato nelle lamentele del presidente della provincia di Lecce, Gabellone)

Intanto, secondo l’assessore Mancarelli che ha preso a cuore il progetto, entro il 31 dicembre 2011 dovrebbe essere consegnata alla cittadinanza il nuovo istituto “Oreste Del Prete”, dopo quasi trent’anni di lavori. Si tratta di una scuola modello con 24 aule, 14 laboratori, palestra e auditorium con 500 posti.

Ci deve essere un virus nell’aria condizionata

TARANTO (13 gennaio) – Il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, a capo di una coalizione di centrosinistra, ha firmato il decreto di azzeramento delle deleghe assessorili e nei prossimi giorni avvierà la verifica politica con tutte le forze della maggioranza.
Alla base della decisione ci sarebbero frizioni con alcuni partiti, in particolare con l’Idv, che ha sfiduciato il vicepresidente della Provincia, Emanuele Fisicaro, in quota proprio al partito di Di Pietro nel corso dell’ultima seduta del Consiglio provinciale.[…] Nel frattempo è già verifica: domani è previsto un vertice, l’azzeramento dell’esecutivo è nei fatti, stante anche il caso-Udc, con la richiesta del partito di sostituire l’assessore in carica, l’avvocato Luigi Albisinni. Nella verifica, dunque, entrano l’Udc, andrà verificato il caso-Idv, e si propone anche un caso-Sel (attuale rappresentante è Catia Marinò).

Un grande progetto

L’alleanza PD UDC comincia a scricchiolare.

E’ rottura tra centrosinistra alla Provincia e l’Udc? Quasi certamente la mossa di ieri del gruppo centrista di chiedere un sospensione della seduta per non votare il presidente del Consiglio provinciale, Angelo Venneri, sindaco di San Giorgio (subentrato a Giuseppe tarantino grazie ad una decisione del Tar), eletto poi senza di loro, è da interpretare come un divorzio con Gianni Florido.

Prima pagina

Al momento, Taranto è la prima notizia su corriere.it.
Aggiungo che Tarantino, ex candidato presidente della provincia per Iosud, che appoggiando Florido al turno di ballottaggio si era garantito la poltrona di presidente del consiglio provinciale, è stato mandato a casa dal Tar.

Avanti

Si, avanti.
Noi del Pd di Sava siamo avanti.
Diciamolo, in un partito diviso su tutto, dal testamento biologico al sistema elettorale, dalle alleanze per il governo alle politiche su lavoro, cos’è che ci unisce? Il regolamento più stupido che sia mai stato inventato per eleggere alcunché. E allora, uniti nella lotta alla stupidità, fraternamente condividiamo le scorciatoie verso la gloria. Ecco quindi che a Sava, nel congresso di circolo di domenica prossima, verrà presentata un’unica lista che conterrà al suo interno esponenti di entrambe le mozioni (se vi siete chiesti “quali?” andate pure avanti, questo post non è per voi). Si eleggeranno così gli undici delegati alla convenzione provinciale, i quali, malgrado l’apparentamento ad un unico candidato (bersaniano) voteranno poi nella convenzione provinciale per eleggere i rappresentanti regionali secondo la propria reale appartenenza. Grazie al meccanismo delle liste bloccate, infatti, si possono dosare i delegati a piacimento fra le due mozioni. Anzi, già che i siamo mi chiedo: 8 a 3? 9 a 2?
Tanto non cambia niente, dicono: ci risparmiamo il conteggio, le liste, e compagnia cantante, e siamo tutti contenti. In fondo l’unica cosa che conta al momento per i due big è superare il 5% per essere ammessi alle primarie, e questo ovviamente non è in discussione. Il problema semmai potrebbe sussistere per Marino, anche se pare che viaggi di molto sopra questa soglia. Lo stesso però, il risultato apparente sarà qualcosa di simile a: Bersani 300, Franceschini 0, Marino 0… Il che è un discreto incentivo a presentare una lista a sostegno di Marino, ‘fanculo.
Mi chiedo se tanta fattiva intelligenza sia propria solo della sezione savese del Pd, o sia invece patrimonio diffuso del partito: in quest’ultimo caso, forse certi sconcertanti “tanti a 0” per Bersani potrebbero trovare una loro spiegazione.
E forse una sonora smentita il 25 ottobre.

Si gioca a perdere, come al solito

A seguito di breve chiacchierata con politico ‘nfamone, ma per solito bene informato, vi informo sull’attuale stato delle candidature per le elezioni provinciali del nostro collegio, elencandole da sinistra verso destra, più o meno, e per quanto questo abbia ancora senso:

SDS (Lista Stefano) – Claudio Leone

RC (Rifondazione com.) – Giovanni Pompigna

PDCi (Comunisti it.) – Augusto Scaglioso

Sinistra e Libertà – Natty Patané

Verdi – Cluadio Spinielllo

PD – Maria Teresa Alfonso

Lista Florido – Mario Frioli

Italia Dei Valori – Gianni Buccoliero

Io Sud – Gaetano Lomartire

UDC – Sammarco

Lista Tagliente – Fabio Pichierri

Puglia prima di tutto – Luigi Calò

PDL – Maria De Carlo

C’è ancora libero qualche altro posto, fatevi avanti!

In edicola

Il numero in edicola oggi di Liberamente riporta un’interessantissima statistica sul reddito degli abitanti della provincia di Taranto suddivisi per comune. Le statistiche sono date per abitante, per contribuente, e per famiglia. Domani chiederò al direttore, il sempre bravo Nando Perrone, il permesso di pubblicare qualche dato, almeno quelli che si riferiscono a Sava, ma vi basti come anticipazione che Sava è al penultimo posto nelle graduatorie di reddito per contribuente e all’ultimo in quelle per abitante, e per nucleo famigliare. Cosa ancora più grave, è l’unico paese in cui il reddito per famiglia dal 1999 al 2007 non è aumentato. Al netto dell’inflazione, che nello stesso periodo (dati Istat) è di circa il 25%, la perdita di potere d’acquisto sfiora il 30%… spaventoso! E i dati ISTAT sono molto lontani dall’inflazione percepita, lo sappiamo bene.

A caldo, però, mi verrebbe da aggiungere che il dato sui redditi sembra scontare una componente “sommersa” (per essere chiaro: in nero), forse superiore a quella di altri paesi vicini, ma medito di tornarci più approfonditamente.

Solo a chiudere gli occhi e senza pensarci troppo, mi viene di getto da pensare ad alcune possibili cause di questi dati così negativi:

  • la terribile crisi del comparto agricolo in generale, e vitivinicolo in particolare, che ha del tutto annullato il reddito di chi, anche solo fino a pochi anni fa, viveva della campagna
  • la stasi della zona p.i.p., causata dal suo mancato completamento e dalla gestione discutibile delle attribuzioni dei lotti
  • la mancanza di un piano commerciale
  • la mancanza del piano urbanistico generale (PUG)
  • il contingentamento delle licenze per ristorazione
  • la mancanza della fogna

Altro?

P.s. da questo numero, Liberamente diventa mensile. Al suo direttore i migliori auguri per un futuro ricco di soddisfazioni.

Pd – primariequasisempre.org

Sviluppi nel caso Taranto.

La buona notizia: il presidente uscente della provincia di Taranto ha acconsentito ad assoggettarsi alle primarie nel caso la sua candidatura non sia l’unica espressa dalla coalizione. Senza molto entusiasmo, in verità, e con qualche bugia di troppo, ma vabbé.

La cattiva notizia: la regola delle primarie non varrà per Emiliano, Vendola, e forse Pellegrino.

Ecco il comunicato, pubblicato sul sito istituzionale della Provincia:

“Nei Paesi dove le primarie per la scelta del candidato Presidente sono nate, l’uscente non viene mai sottoposto a questo tipo di selezione. È una regola fondata sul buon senso e sulla ovvietà.

Salvo non si ritenga che il governo uscente abbia fatto tanto male da “consigliare” di non ricandidarne il massimo rappresentante, il punto forte per l’eventuale riconferma si basa sempre sulla buona capacità di governo espressa da tutta la coalizione. Nel centrosinistra della provincia ionica non ho mai registrato giudizi negativi sull’operato dell’Amministrazione da me diretta che tra un anno esatto si sottoporrà al vero giudizio che conta: quello degli elettori. Quindi, la richiesta di primarie da parte di alcune sezioni del Pd della nostra provincia è, come è stato spiegato, una risposta ad un principio ideologico e politico generale: “primarie sempre”. Voglio che si eviti quello che è già successo un anno fa e cioè che sulle primarie si spacchi il centrosinistra ionico e che, in questa spaccatura, si infilino giochi e posizionamenti di parte che hanno distrutto la onorabilità di vecchi grandi partiti. Ecco perché, nel pieno rispetto di quanto in proposito decideranno il Pd ed il resto della coalizione, dico di essere disponibile da subito a fare le primarie. Non so se c’è un altro candidato ma non voglio che il “tafazzismo” logori e divida uno schieramento che ha argomenti forti fondati sulle tante realizzazioni compiute, per vincere, e anche bene, le prossime elezioni provinciali. Sono abituato, ormai, ad avere ragione postuma. Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, se si ricandiderà ha chiesto di non essere sottoposto “al supplizio divino” (sono parole sue) perché tali vengono da lui considerate le primarie per un presidente uscente del governo regionale. Il sindaco di Bari Michele Emiliano e la coalizione che lo sostiene hanno deciso che il segretario regionale del Pd sarà ricandidato ma senza primarie. A Lecce, dopo una qualche esitazione, Giovanni Pellegrino sarà ricandidato senza primarie.

A Taranto questo non è dato.

La responsabilità e la voglia di far competere il centrosinistra per vincere, evitando così che l’onda lunga berlusconiana travolga tutto e tutti, mi consigliano questa scelta. Se la coalizione che mi appoggia lo deciderà, si preparino pure i seggi: sono pronto a girare il territorio con umiltà e determinazione per spiegare quanto di buono e di onesto il centrosinistra unito da me guidato ha fatto per la provincia di Taranto”.

Gianni Florido