Zamberone alla rai, subito

La Rai è allo sfascio, si sa, e una delle poche cose a salvarsi è (era) lo sport sul satellite.

Con due canali satellitari dedicati, infatti, la Rai è riuscita  a dare un po’ di visibilità a sport minori e a sport importanti che per vari motivi non hanno più spazio sui network a pagamento.

Però.

Sempre della Rai si tratta.

Dopo una prima settimana dei mondiali di basket in cui la Rai ha coperto la manifestazione in modo eccellente, ora che le squadre materasso sono state eliminate e inizia la fase più succosa dell’eliminazione diretta… la rai sparisce.

Sabato erano in programma Grecia-Spagna (che era stata finale nell’ultima edizione) e Croazia-Serbia, roba da far proiettare nelle scuole, e la rai che fa?

Niente.

Polo canoa, e rotelle. In diretta e  poi in replica per tutta la giornata.

A quando gli europei juniores del lancio del coriandolo controvento? Magari in diretta…

Breve commento alla finale dei mondiali

Peggiore in campo: Salvatore Bagni

Già, che dire?

Francesco Costa sulla copertura RAI dei mondiali di calcio:

Stasera niente calcio, però. Mentre il resto del mondo si guarderà Brasile-Costa d’Avorio, la televisione pubblica italiana trasmetterà “Una voce per Padre Pio”, con Massimo Giletti ed Emanuele Filiberto. Che dire.

PS: poco male, in questo momento in piazza c’è nonno Franco che gorgheggia “Strangers in the night”!

Solo due domande

La prima: ma da quando Maurizio Costanzo è alla RAI?

La seconda: e da quand’è che è così rincoglionito?

Sentito oggi intervistare Elio Germano: imbarazzante. Almeno la Setta sull’altro canale fa ridere.

Di tutto, di meno

Un programma televisivo geniale, “il più grande italiano di tutti i tempi”.

mettere in competizione Laura Pausini con Leonardo da Vinci o inserire nell’elenco un evasore fiscale come Valentino Rossi cancellando Camillo Benso di Cavour, uno degli artefici dell’unità d’Italia, è l’ennesimo affronto alla storia e alla decenza, un incoraggiamento all’ignoranza di massa, un insulto alla cultura e alla memoria dell’intero paese.

(via Civati)

ps: aggiungo il pronostico: vince padre Pio.

Per quelli che non hanno messo la sveglia

Il Comitato pubblica sul blog il testo integrale delle dichiarazioni rese da Vendola a proposito del problema depuratore consortile:

“Io personalmente oggi dichiaro che il mio dibattito con i rappresentanti delle popolazioni locali è finitosto per firmare un’ordinanza, sto rastrellando le risorse residue del commissariato per l’emergenza ambientale, perché credo che oggi, a fronte di un rischio che riguarda la salute pubblica, lo smaltimento illecito di bottini forse nelle campagne o nelle strade, penso che questa tarantella debba finire.
Per me nei prossimi giorni ci sarà la firma di un’ordinanza e la partenza del cantiere per il nuovo depuratore.”

Presto in linea, sempre sul blog del comitato, il video integrale del servizio andato in onda questa mattina sul tg3. Nel frattempo, lo potete visionare sul sito della rai.

Pantalone paga

Di qui il coniglio dal cappello: una pennetta che consentirà agli abbonati Sky di vedere (senza rischio di criptaggio) non solo i sei canali generalisti Rai e Mediaset, ma anche quelli gratuiti del Dtt – tipo Raiquattro, Raigulp, Boeing o Iris – e ripescando pure i canali Rai che erano stati tolti dalla piattaforma Sky, come Raisat, Raisat Extra, Raisat Cinema e altri.

Quest’ultimo ritorno dei canali pubblici nei televisori degli abbonati Sky ha effetti grotteschi. Infatti il direttore generale Rai, Mauro Masi, li aveva fatti togliere nell’ambito di un disegno molto chiaro, cioè danneggiare il più possibile l’emittente di Murdoch, che stava dando fastidio all’azienda del premier, Mediaset.

Così l’estate scorsa Masi ha rifiutato l’offerta di Sky per quei canali: 60 milioni l’anno per sette anni (rosso previsto in Rai nel 2009: 50 milioni). Ora però, con questa chiavetta, gli abbonati a Sky riprenderanno a vedere i canali in questione: e la Rai darà gratis agli abbonati Sky quello per cui prima veniva pagata da Murdoch.

(Piovono rane)

Predicare male

Francesco Costa sulla questione delle nomine Rai

Parlando di Pd e Rai, la cosa più banale da notare sarebbe che mentre sia Bersani che Franceschini sostengono a gran voce di voler mettere fine alla pratica della lottizzazione, le nomine di Raitre e del Tg3 sono bloccate (da loro) in attesa del congresso, così che chi vinca possa scegliere i suoi uomini e trattare da una posizione di forza. […] Sembra che il direttore generale della Rai, Mauro Masi, stia pensando di fare queste benedette nomine di Raitre senza aspettare ancora, dato che la legge non lo obbliga affatto a recepire i suggerimenti dell’opposizione. Sembra inoltre che Masi possa fare delle nomine difficili da rigettare tout court o bollare come inadeguate o vendute al padrone: Enrico Mentana al Tg3 e Giovanni Minoli a Raitre. Con tutti i loro difetti, due nomi di esperienza, autonomia e caratura due o tre volte superiori a quelli delle mezze figure attorno alle quali si sta accapigliando il Pd.

Diciamola tutta: pur nell’innegabile drammaticità della situazione dell’informazione in Italia, anzi proprio per questo!, è necessario che da sinistra ci si adegui alle “buone politiche” che si vanno propagandando (a parole) rinunciando ad ogni ipotesi lottizzatoria ipocrita e squalificante. Un disarmo unilaterale, se volete, ma è l’unica via per poter recuperare un minimo di credibilità, almeno su quest’argomento.
Che al momento, fuori dalla parrocchietta dell’anti-berlusconismo militante, è prossima allo 0.

Rassegna stampa sul caso Latorre

In un partito vivo e vero, Latorre avrebbe chiesto scusa e tolto il disturbo. In quella Somalia che è il Pd la sua grezza è diventata solo un una nuova occasione di scontro tra i signori della guerra impegnati giorno e notte a preservare e ampliare il proprio territorio, mentre attorno sta tutto bruciando.

(Piovono rane)

Non sappiamo se Latorre abbia riflettuto abbastanza sulla contraddittorietà del suo comportamento e sulle proporzioni gigantesche della sua figuraccia (poi dici perché le liste bloccate: ma Latorre quando lo rieleggono, con le preferenze?); sappiamo però che farebbe meglio a riconsiderare il suo modo di comunicare col mondo esterno: coi telefonini non gli è andata bene, con i bigliettini nemmeno. Telegramma?

(francesco costa)

A me del cosiddetto caso Latorre non attrae né lo scandalo degli scandalizzati da Latorre né il controscandalo degli scandalizzati della pretesa persecuzione nei confronti di Latorre.
A me colpisce il letargo di intelligenza.

(wittgenstein)

Ora però andiamo avanti, per carità. Questa vicenda, da Orlando in poi, è grottesca.

In un paese normale, una commissione di garanzia per i politici a sorvegliare sulle tv, non esisterebbe nemmeno.