La settimana scorsa si è tenuta la conferenza dei servizi necessaria alla realizzazione del depuratore consortile per Sava e Manduria.
Si tratta di una riunione in cui tutti gli enti interessati a vario titolo al progetto esprimono la loro opinione, diciamo così. La mancata assunzione di tutti i pareri era stato infatti il motivo che aveva portato il TAR a bloccare la messa in gara del depuratore a causa dei ricorsi dei comunni di Manduria e Avetrana.
La riunione si è quindi tenuta per superare il blocco del procedimento operato dal tribunale amministrativo e permettere l’avvio delle procedure della gara d’appalto per la realizzazione dell’opera. Un atto formale, in pratica, in cui i pareri espressi dai vari comuni non sono in realtà vincolanti per la regione puglia, che è l’ente appaltante.
L’importanza della riunione non era quindi nelle opinioni espresse, ma nel fatto che tutti avessero finalmente potuto esprimerla, l’opinione. Detto ciò, quindi, questo articolo potrebbe benissimo essere classificato nella sezione “fuffa”.
Però.
Il sindaco di Manduria può anche venire a raccontare le favole, tipo “siamo a favore dell’utilizzo del depuratore attuale”, cosa palesemente impossibile visto che non c’è alcuna ipotesi possibile di recapito finale delle acque depurate, ma dal sindaco di Sava mi aspetto una posizione unica e chiara, molto semplice: “ci sono i soldi, c’è il progetto, vogliamo il depuratore consortile nel più breve tempo possibile” – e amen.
E non: “siamo d’accordo con la proposta del sindaco di Manduria” (sic)