Rassegna stampa sul caso Latorre

In un partito vivo e vero, Latorre avrebbe chiesto scusa e tolto il disturbo. In quella Somalia che è il Pd la sua grezza è diventata solo un una nuova occasione di scontro tra i signori della guerra impegnati giorno e notte a preservare e ampliare il proprio territorio, mentre attorno sta tutto bruciando.

(Piovono rane)

Non sappiamo se Latorre abbia riflettuto abbastanza sulla contraddittorietà del suo comportamento e sulle proporzioni gigantesche della sua figuraccia (poi dici perché le liste bloccate: ma Latorre quando lo rieleggono, con le preferenze?); sappiamo però che farebbe meglio a riconsiderare il suo modo di comunicare col mondo esterno: coi telefonini non gli è andata bene, con i bigliettini nemmeno. Telegramma?

(francesco costa)

A me del cosiddetto caso Latorre non attrae né lo scandalo degli scandalizzati da Latorre né il controscandalo degli scandalizzati della pretesa persecuzione nei confronti di Latorre.
A me colpisce il letargo di intelligenza.

(wittgenstein)

Ora però andiamo avanti, per carità. Questa vicenda, da Orlando in poi, è grottesca.

In un paese normale, una commissione di garanzia per i politici a sorvegliare sulle tv, non esisterebbe nemmeno.

1 commento su “Rassegna stampa sul caso Latorre”

  1. La causa dei comportamenti di Latorre e Villari risiede nel DNA del PD.
    Un partito che, invece di decidere cosa vuole essere, nasce dalla presa di coscienza di ciò che non si è, è costretto ad essere un non-partito e, in quanto tale, creerà i suoi stessi traditori.
    Non voglio dilungarmi, spiego ampiamente la mia tesi nell’ultimo post del blog della mia associazione http://flumen.wordpress.com/

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