Note stonate

Ho letto del terremoto questa mattina su corriere.it, poi all’ora di pranzo sono stato in giro a Taranto e non ho quindi seguito i telegiornali, bensì la radio. Ho sentito dar spazio a testimonianze straordinariamente toccanti ma pur sempre serene e misurate, e non per questo meno interpreti della sorte toccata a quelle persone, e a quei luoghi. Ho trovato anche i conduttori misurati, partecipi ma senza voler diventare anch’essi attori della tragedia: un bell’esempio di servizio pubblico.

Quello che ho trovato terribilmente stonata è la dichiarazione di Bertolaso secondo cui  questa sarebbe la tragedia peggiore del millennio, che davvero non si capisce che senso abbia.

Non mi meraviglia che anche altri abbiano notato la cosa, e l’abbiano anche scritto molto meglio del sottosritto:

Ma uno che in tutto questo ritenga di dichiarare “la peggiore tragedia di questo millennio”, non dovrebbe essere accompagnato a casa e sostituito da qualcuno che sappia di cosa parla? E i telegiornali che lo ripetono, non dovrebbero essere chiusi e sostituiti dall’intervallo con le pecore?

(Lo tsunami del 2004 fece 286mila morti, il terremoto del Kashmir del 2005 ne fece 86mila, il terremoto del Sichuan ne fece 70mila, 20mila nel Gujarat nel 2001: mi fermo?)

update: mi hanno scritto alcuni interpreti della parole di Bertolaso sostenendo che si riferisse all’Italia. Magari è così, ma in questo caso: uno, si esprima più efficacemente, se uno vuol dire “in Italia” dice “in Italia”; due, l’uso del superlativo e dell’enfatico termine “millennio” rispetto a nove anni della storia di una piccola penisola mi rendono altrettanto sospettoso sulla misura e l’equilibrio di analisi dell’uomo.

(wittgenstein.it)

2 pensieri riguardo “Note stonate”

  1. Sono legato da ricordi giovanili alla città dell’Aquila avendovi fatto una parte del servizio militare. Ricordo con piacere gli aquilani, gente buona e leale dalla “coccia” un poco dura.
    Sono molto addolorato.
    Ricordo anche il vecchio ospedale dove portavo i militari che non potevamo curare in caserma. Quello che mi fa rabbia è che il nuovo ospedale è in parte crollato e in parte inagibile.
    Ma porcaccia la miseria è possibile che in questa cavolo di nazione nemmeno in una zona altamente sismica si riesca a fare almeno un ospedale sicuro.
    Scusate lo sfogo.

  2. giusto, ma finché ci saranno ingegneri e architetti, nella miglior ipotesi svogliati e negligenti (e porca miseria.. non si può nemmeno dire che lo siano perché sono sottopagati..!!!!!), se non proprio CRIMINALI,
    e soprattutto finché ci saranno sui comuni funzionari compiacenti, gli ospedali delle zone sismiche (come le case nuove) verranno giù più velocemente di quelli vecchi…

    io ho visto come alcuni ing. fanno le pratiche antisismiche, con un software vecchio come il cucco, con una stampante a 9 aghi per risparmiare sull’inchiostro, a riempire di tabelle un rotolo continuo di carta forata, chiuderla in un grande pacco di cartone e sbolognarlo all’UTC, tabelle che nemmeno si sogna di riguardare perché non ci capisce una mazza, figuriamoci che ci capisce il tecnico del comune, vabbè…
    lasciamo stare, almeno dare un patentino con tanto di esame e formazione periodica a chi progetta in zone sismiche, e poi la galera a chi sottovaluta l’importanza della vita degli altri

    TROPPO FACILE DIRE “LA TRAGEDIA PIU’ GRAVE DEL MILLENNIO…”
    IN GIAPPONE E IN CALIFORNIA C’E’ UN TERREMOTO PEGGIORE OGNI ANNO E… GUARDA UN PO’ I FERITI LI PORTANO NEGLI OSPEDALI, CHE SONO ANCORA TUTTI IN PIEDI…!!! CHE TRISTEZZA

Lascia un commento