In una classifica virtuale delle domeniche-tipo, le migliori sono quelle che c’è regata. Poi vengono quelle che non c’è regata, ma nemmeno si lavora. Queste possono essere in realtà di due tipi: quelle da muffa sul divano, e quelle da scampagnata/passeggiata/shoppingikea, ma non vorrei complicarvi le cose. Scendendo ancora nella scala biologica delle domeniche ci sono quindi quelle lavorative, e infine quelle peggiori: quelle lavorative in cui però ci sarebbe la regata.
Peggio di queste, c’è solo la domenica-di-merda-definitiva: sei di turno, c’è regata ma non ci puoi andare, e ti tocca dormire sul divano. E’ una cosa rara, la cui frequenza è simile all’allineamento dei pianeti: capita in media una volta ogni X anni, ma capita.
Oggi, per esempio.
Il fatto è che lavorare non è un problema, anche se hai passato la notte in bianco. La palla è lavorare, stanco morto, mentre pensi che potresti stare in falchetta mentre risali di bolina con nessuno davanti e il traguardo che si avvicina (lo so che quasi mai si arriva di bolina, non fate i pallosi)
Naturalmente non è mai successo, ma il punto è proprio questo: poteva essere il giorno giusto, no? Invece no, stai qui a lavorare.
“Prego, mi dia le tessera sanitaria.. grazie. Ecco, a lei”
Eh, avranno finito la prima prova. Chissà, magari hanno vinto. Vabbè, magari no, però sono sicuramente fra i primi. Si, saranno quinti o sesti, secondo me.
“Deve prenotare una Risonanza magnetica? la prima disponibilità è a giugno 2012”
Si, però se avessero vinto mi avrebbero chiamato subito dopo la prova, ne sono sicuro. Invece non hanno chiamato. Saranno ancora a mare, comunque, forse fanno tre prove. L’altra volta a momenti perdevamo una partenza, per mangiare i panini, ahahahah, …e poi saranno incasinati con i settaggi.
“Mi dispiace, per la tachipirina 1000 compresse ci vuole la ricetta, si”
Però non chiamano. Strano. Sono le cinque, e ancora non chiamano. E’ buio, ormai. Staranno in fila per mettere a secco la barca, che palle. Ci sono quelli che arrivano dopo e s’infilano sempre… stronzi!
“Nausea e vomito, dice? Ha mangiato qualcosa di particolare nelle ultime 24 ore? Eh, no, le ostriche non aiutano, no”
Eh, però sono le sei, saranno a terra, ormai. Staranno scherzando in ufficio in attesa delle classifiche, sicuro. Anzi, staranno sfottendo Mummolo, ahahahah, chissà come sono arrivati, quei loffi! Anzi, quelli di iatta staranno ancora ripiegando lo spi, ahahahahah. … mmmmh però… però… potevano pure chiamare no?
Vabbè mo’ chiamo io.
“Ehi, Mimmo, allora? Ancora a Taranto, immagino! …no? ah, già a casa… avete fatto presto… allora, com’è andata? …eh? …come? …disastro? …come disastro? …terzultimi? …TERZULTIMI?? …ma cazzo, com’è possibile? …ah, ho capito… la tattica… poco vento… virate fatte così così… beh, vabbè, sarà per la prossima, dai. Ok, ciao, a presto, buona serata”
Cazzo, terzultimi.
Chi se lo sente, domani, a Mummolo?
ps: qui, intanto, la classifica aggiornata a metà campionato.